The GIRA: istruzioni per l’uso.


The GIRA - Ape Calessino“Per tanti ma non per tutti” è quello che sto ripetendo in queste ore a chi incontro dopo che sono tornato dalla prima edizione del The Great Italian Rickshaw Adventure ovvero attraversare tutta l’Italia da Milano a Catania in 8 giorni a bordo di un Ape Calessino.

Non starò qui a raccontarvi com’è andata, a scrivere il diario delle tappe del viaggio, cosa ho visto e fatto, come scritto nel sottotitolo di questo sito “non sono un blogger” quindi tutto il diario di quello che è avvenuto lo lascio ai miei compagni d’avventura che ne hanno scritto di tutti i colori, in fondo al post troverete link in continuo aggiornamento da leggere in merito. Scriverò invece qui alcuni consigli nel caso vorrete (e vi consiglio di farla assolutamente) cimentarvi in questa esperienza unica dove incoscientemente mi sono ritrovato per caso, decidendo di partire nel giro di poche ore senza aver la cognizione di cosa andavo a fare e vivere, soprattutto.

Non è stata una vacanza, è stato un viaggio, un’avventura, con tutti gli imprevisti del caso che la “strada” può riservare: perdita di bagagli, problemi meccanici, strade sbagliate e incontri con nuove persone.

cit. Gio Paparusso

Ecco qui alcune semplici consigli che lascio in eredità ai futuri intrepidi viaggiatori di The GIRA:

SOUNDTRACK

EARPHONES Sudio“Che fai Ficai inizi consigliando che musica ascoltare?” Si.
Per due semplici motivi: attenzione e rumore. Quando guidi l’Ape Calessino in tratti rettilenei alla bassa velocità che questo mezzo inevitabilmente ha, l’attenzione cala e se poi hai attorno il caldo afoso che abbiamo trovato, il famoso “rischio abbiocco” è dietro l’angolo, quindi con un bel paio di cuffie (vi consiglio le mie Sudio Klang) e la colonna sonora giusta otterremo un doppio risultato: restare svegli e attutire il rumore che inevitabilmente durante il viaggio in modo costante ti circonda, il dialogo tra i compagni di viaggio spesso diventa un urlo collettivo e alla fine per dirci qualcosa si finisce su WhatsApp anche se siamo a mezzo metro di distanza. Consiglio inoltre di preparare due playlist: una per la guida bella energica e carica (Tipper, Chemical Brothers e Daft Punk hanno vinto con me) e una da viaggio più tranquilla per godersi la vista dei paesaggi che ti circondano (Nina Zilli, Depeche Mode e Subsonica)

ASS SQUARED

Si alla fine di ogni giornata avrai il “culo quadrato” perché del resto non è un mezzo comodo e studiato per avere un confort ergonomico per lunghi viaggi quindi è consigliato portarsi un cuscino gonfiabile e un asciugamano per avvolgere tutto il sedile. Un rimedio semplice ma che fa la differenza, provare per credere.

SWEET RAIN

Non ha piovuto mai, meno male. Ma se pioveva? Boh!?!?!
Posso solo ipotizzare che ci saremmo bagnati completamente quindi nel kit di viaggio consiglio un K-way (utile anche nelle trasferte in notturna) e un pantalone lungo possibilmente cerato.

Non avendo provato a guidare l’Ape con l’asfalto bagnato non posso esprimermi in merito, la curiosità mi è rimasta però.

NEED FOR SPEED

riparazione del campo da Aldo a CassinoIl mezzo non è veloce, non ha potenza, è limitato dai fermi motore di serie che l’organizzazione giustamente non pùò togliere, quindi consiglio due cose: uso continuo del cambio in salita e discesa senza insistere nel tirare le marce perché tanto sono blindate senza possibilità di ottenere ne coppia ne fuori giri. La velocità massima segnata dal contagiri è 70 Km/h che in realtà è inferiore ma in caso si superi perché in discesa entra in scena il limitatore e allora non resta che mettere in folle 😉

Il mezzo non è da corsa e non è un’automobile quindi consiglio in assoluto di guidare tranquilli e senza furia così da godervi di più il viaggio soprattutto, i tempi rilevati dal navigatore GPS sono studiati sulle medie delle velocità consentite di un macchina quindi considerate sempre un 30-40% in più sul tempo di arrivo calcolato.

ENERGY PLEASE

Se siete dei “socialcosi” iperdigitalizzati come noi e volete riprendere, comunicare, fotografare, condividere tutto in continuazione allora armatevi di tutte le batterie supplementari possibili ed inimmaginabili per ricaricare tablet e smartphone, sul tetto dell’Ape avevamo un pannello solare ma eravamo così armati di aggeggi elettronici che non bastava a caricare tutto, se avete la possibilità di portarvi un router wi-fi portatile come avevamo noi allora anche meglio, le batterie dei vostri smartphone ne gioveranno.

LOGBOOK

Anche se il viaggio dura solo 8 giorni di avvenimenti ne accadranno talmente tanti che alla fine non le ricorderemo tutti quindi consiglio vivamente di tenere un diario di bordo cartaceo dove segnare luoghi, orari, eventi e personaggi incontrati man mano, non rimandare mai a domani di scrivere quello che hai combinato oggi, fondamentale. È il mio grande cruccio non averlo tenuto, in queste esperienze il tempo e la memoria prendono una forma strana e completamente diversa da quello standard di ogni giorno, una sensazione che sinceramente non ricordavo e che amo tantissimo.

Il tempo si dilata, i giorni diventano più lunghi e i ricordi dei giorni passati diventano meno nitidi, come se fossero passate settimane da un giorno all’altro. È questa dilatazione del tempo che ci consente di fare un numero di esperienze maggiore che normalmente non siamo abituati a fare.

cit. Gio Paparusso

RINGRAZIAMENTI

Sicuramente i primi che ringrazio per questa esperienza sono Massimo Arioli, Alberto Nava e Ilaria Cecchini che sono stati dal mio punto di vista i protagonisti dell’organizzazione in assoluto, con tanta pazienza verso di me ogni qualvolta mi veniva in mente qualcosa da criticare e migliorare in corso d’opera.

Il mio amico Carlo Giardina ovvero Finnanofenno che mi ha chiamato a sorpresa dicendomi “prendi il primo treno e vieni a farti questa storia SUBITO!”.

Camilla Areddial'equipaggio di Rossella e Veronica Carbone, le mie nuove amiche blogger che mi hanno sopportato, non ci conoscevamo, ci siamo trovati “a scatola chiusa” sull’Ape e per nostra reciproca fortuna abbiamo subito legato condividendo senza problemi ogni momento vissuto.

Dario Di Giorgio, local manager di Instagramers Frosinone, che se non ci trovava per caso a Cassino mentre eravamo in panne, non ne saremmo usciti vivi. (leggete qui tutta la storia di cosa ci è successo)

Ultimo ringraziamento, ma non ultimo come importanza, al nostro sponsor principale Generali Italia che ci ha fatto fare una vera e propria staffetta in velocità tra le città toccate per incontrare i loro team locali che però si sono sempre dimostrati con noi gentilissimi e ospitali.

LINK

Ecco una serie di link che saranno aggiornati man mano che tutti i partecipanti alla prima edizione di #TheGIRA pubblicheranno nelle prossime settimane sui loro blog:

Informazioni

Webmaster, social media manager, Drupal web developer, consulente informatico, appassionato di HTML5, CSS3, Instagram e realtà aumentata. Sono online h24.

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Pubblicato su Antonio Ficai, blog tour
4 comments on “The GIRA: istruzioni per l’uso.
  1. Mr Tozzo ha detto:

    Ho seguito il tuo viaggio su Facebook tramite le foto che pubblicavi….complimenti per l’impresa !! ;D

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  2. Veronica The Gira ha detto:

    […] questa avventura io e i miei compagni di viaggio, Camilla Areddia e Antonio Ficai, abbiamo fatto tappa in varie città e paesi di Italia, per seguire alcuni eventi della Generali […]

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  3. […] questa avventura io e i miei compagni di viaggio, Camilla Areddia e Antonio Ficai, abbiamo fatto tappa in varie città e paesi di Italia, per seguire alcuni eventi della Generali […]

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